Storia della birra in Romania
La storia della birra in Romania ha radici profonde e risale al XVIII secolo.
La Timisoreana Brewery di Timisoara, fondata nel 1718, è riconosciuta come la prima birreria in Romania, segnando l'inizio di un'industria che diventerà un elemento importante della cultura e dell'economia del paese. Nel corso dei secoli, l'industria della birra rumena si è evoluta, adattandosi e sviluppandosi in diversi contesti storici ed economici.
Il mercato della birra rumeno è stato influenzato anche dalla presenza di importanti attori internazionali come Carlsberg e Heineken.
Queste aziende globali hanno contribuito alla diversificazione e alla modernizzazione dell'industria della birra del paese. Nel 2019, circa 86% del mercato locale della birra era controllato da tre aziende con proprietari stranieri, tra cui URSUS BREWERIES SA e HEINEKEN ROMANIA SA, evidenziando il ruolo significativo degli investitori stranieri in questo settore.
Attualmente Ursus Breweries è il più grande produttore di birra in Romania
Ursus Breweries, sussidiaria di Asahi Breweries Europe Ltd., è un importante produttore di birra in Romania, con una storia che risale alla fine del XIX secolo. La storia moderna del suo birrificio a Cluj-Napoca è iniziata nel 1878. Ursus Breweries ha attraversato diversi cambi di proprietà nel corso degli anni. Nel 1996, South African Breweries ha acquisito Vulturul Buzau e, un anno dopo, Ursus SA Cluj-Napoca. L'azienda è stata acquistata nel 2017 da Asahi Group Holdings. Oggi, Ursus Breweries gestisce tre birrifici a Timisoara, Buzau e Brasov e un mini-birrificio artigianale a Cluj-Napoca, con circa 1.400 dipendenti. Il suo portafoglio include marchi noti come Ursus, Timisoreana, Ciucas e Grolsch.
Negli ultimi anni il mercato della birra in Romania ha registrato una crescita considerevole.
Nel 2019, le prime 10 aziende del settore hanno avuto un fatturato totale di circa 4,5 miliardi di lei, pari a 99,6% di fatturato nazionale. Questa crescita è stata mantenuta anche nelle condizioni della pandemia di COVID-19, quando l'industria della birra ha registrato solo un calo marginale rispetto ad altri settori.
Sebbene il mercato della birra romeno sia stato colpito dalla pandemia, è rimasto relativamente stabile, sostenuto dall'aumento della domanda interna e dall'adattabilità dei produttori. Nel 2020, i romeni hanno speso in media 6% in più per la birra, rappresentando 53% della spesa totale per le bevande alcoliche e 2,2% della spesa totale per i prodotti agroalimentari.
Anche l'industria della birra ha un impatto significativo sull'economia rumena.
In Romania, la produzione di birra offre oltre 61.000 posti di lavoro, direttamente e indirettamente. La produzione locale copre circa 97% del consumo di birra in Romania, con 50% di ingredienti provenienti anche dalla produzione nazionale.
Fonti: Euromonitor, Revisione aziendale, Wikipedia, birrai.